I mangia-baguette potranno anche non saper mangiare rispetto a noi, ma in fatto di strade la sanno lunga! Dopo oltre un anno sono tornata in Francia, questa volta un po’ più a nord rispetto alle splendide strade del rally di Montecarlo su cui ho bruciato benzina l’anno scorso.
Ho vissuto giorno e mezzo tra passi che ti fanno venir voglia di guidare al massimo ma che allo stesso tempo ti dicono “piano, goditi questi paesaggi”.
Sabato 14 luglio all’ora di pranzo” sono partita e ho percorso interminabili ore di autostrada fino ad arrivare a Sampeyre (Ps. Voi come fate a non annoiarvi durante viaggi di oltre 3 ore? Scrivetemelo nei commenti! Potreste darmi nuove idee!) e da lì mi sono unita ad alcuni amici per un giro di riscaldamento pre-tour: da Sampeyre siamo partiti per il Colle dell’Agnello, strada strettissima e se ci si trova un’auto che va a 20 km/h come è successo a noi se non si accosta sappiate che sarà praticamente impossibile sorpassare.

Arrivati in cima al Colle sarete a 2744 mslm con il famosissimo blocco FRANCE|ITALIE ad indicare il confine tra i due stati; dopo una breve sosta per fare qualche foto poi ho proseguito lungo la strada del versante francese, passando attraverso dei paesini tipici che mi hanno incantata, che mi hanno poi portata verso il Col de Vars, un passo che mi ha letteralmente traumatizzata, lo si potrebbe considerare un’autostrada: strada larghissima, asfaltata alla perfezione, e davvero troppo veloce, che se non ti ricordi che esiste il pedale del freno e ti prendi bene… Partono i punti della patente e non solo.
Dopo un attimo di pausa per riprendere le dimensioni terrene ho ripreso il viaggio verso il Colle della Maddalena, ultima tappa/valico prima di rientrare in Italia per cena, altro passo molto bello, anche se rimarrà sempre secondo rispetto al Vars.
Rientrata in Italia ho seguito la carovana fino a Bagni di Vinadio, dove ho cenato e soggiornato all’Hotel chalet dell’Ischiator, un hotel molto accogliente, con camere semplici ma ben tenute; Inoltre fanno piatti tipici veramente ottimi e hanno una buona selezione di vini.
Dopo essermi rifocillata, aver scherzato e fatto due curve in notturna per andare a far benzina finalmente mi metto a letto a riposare, la domenica non potevo immaginare quanto potesse essere impegnativa.
Dopo qualche ora di sonno tormentata mi sono preparata all’arrivo dei partecipanti: consegna dei roadbook, qualche foto pre partenza, una colazione veloce e via!
Sono partita nuovamente verso il Colle della Maddalena con altri fotografi di Special Stages, anche se, ahimè, il tempo non era dalla nostra, difatti c’era un acquazzone che ha reso le strade decisamente scivolose, e come se non bastasse il traffico era parecchio abbondante. Terminata la strada del Colle della Maddalena ho proseguito verso Barcellonette e verso la D956, una strada divertente, con poco traffico e perfetta per poter ammirare dall’alto il favoloso Lac de Serre-Poncon.
Un lago artificiale con l’acqua dai colori talmente saturi che sembrava finto. Ed è proprio su un tornante con vista sul lago che mi sono fermata per scattare le foto ai partecipanti e finalmente togliere il tetto alla mia Honda. Passati tutti ho ripreso il percorso verso Savine Le Lac per poi attraversare il lago percorrendo il ponte della N94; sull’altro versante ho abbandonato la statale per riprendere le strade secondarie, molto divertenti anche se parecchio strette. Anche qui il paesaggio continua ad essere mozzafiato ed infatti mi sono fermata per il mio secondo punto fotografico.
Arrivata poi ad Embrun mi sono immessa nuovamente sulla statale, la N94, per un tratto di trasferimento, dove i francesi non avevano vie di mezzo… O i 50 o i 100 km/h. Bah! Grazie al traffico abbastanza intenso mi sono goduta ancora i paesaggi baciata dal sole che man mano si faceva strada fra le nuvole, anche fin troppo!
Arrivata finalmente allo svincolo di Guillestre mi sono immessa su una delle strade della Route Des Grandes Alpes, strada che mi ha permesso di divertirmi davvero tanto con qualche partecipante rimasto indietro rispetto al gruppo di testa, il tutto contornato da paesaggi suggestivi tra le rocce.

Arrivata ad Arvieaux ho passato tutti i partecipanti che stavano facendo una breve sosta giusto per permettermi di arrivare al mio terzo punto fotografico lungo la salita del Col De l’Izoard, strada stretta, ma con visibilità e asfalto perfetti, che mi ha lasciata davvero senza parole e che con la mia macchina mi ha permesso di divertirmi come su nessun’altra strada francese prima d’ora.
Dopo il punto fotografico una sosta con i partecipanti era d’obbligo, anche perché il mio ultimo punto fotografico era 3 curve dopo il Col De l’Izoard.
Scattate le ultime foto in questo luogo incredibile ho continuato il mio percorso verso Briancon. Il mio rientro verso l’Italia l’ho fatto passando Valle della Clarèe, Val Des Près e infine attraverso il Colle della Scala. Attenzione al Colle della Scala! Ci sono 3 avvallamenti di cui uno veramente grande, se volete evitare di rovinare l’auto o la moto (e in questo caso anche evitare danni a voi stessi) fatelo ad una velocità molto moderata.
Il rientro in Italia si conclude con la sosta finale a Bardonecchia, per la precisione all’ Harald’s Ski Restaurant Bar, un locale molto bello, dove ci hanno preparato un ricco buffet e dove abbiamo potuto finalmente rilassarci in pace con una vista sulle montagne e sulle nostre auto.
Voto al tour? 10 e lode, lo consiglierei a chiunque! Anche se il mio preferito rimane sempre il tour sulle Dolomiti!
Consigli? Partite con il pieno, di benzinai su queste strade non ce ne sono molti, anzi.
Prossimo viaggio e prossimo articolo? Torno in Italia, tra le bellissime colline toscane, luoghi a me cari e pieni di ricordi.
Inoltre vi ricordo che mi potete trovare anche su Facebook, Instagram sul nuovo profilo dedicato a Red Banana Travel e a breve anche su YouTube!
Grazie a Special Stages e a tutti voi che mi supportate!
#RedBananaTravel
#DriveClimbFun
Ammetto di detestare i Francesi, però bisogna dire che qualche bel paesaggio ce l’hanno anche loro. Io aspetto solo un Tour in cui mi possa unire a voi ormai ahahah.
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In Toscana ci passiamo settimana prossima 😉
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Fighissimo! il paesaggio francese è variegato e bellissimo, mai quanto il nostro certamente!
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Già, anche se ho notato che rispetto ad alcune zone d’Italia hanno moltissima varietà nell’arco di poche decine di km quindi anche se si ha poco tempo è ottima da girare!
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Francia:-*
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