La Toscana, una delle mie regioni italiane preferite, un anno fa ve l’avevo raccontata in questo articolo, e ora ve la voglio raccontare nuovamente, facendovi sognare su altre zone anch’esse meravigliose.
Venerdì 14 alle 10 del mattino ho iniziato questo viaggio durato tre giorni in compagnia di Special Stages; la prima tappa partendo da Brescia è stata Imola, dove ci siamo raggruppati ad altri partecipanti e abbiamo pranzato a qualche centinaio di metri dall’autodromo presso l’Hostaria 900. Un ritstorante molto carino, in cui ahimè posso dire che si mangia bene ma parte dello staff è stato scortese, inoltre se decidete di prendere un dolce, escluso dal menù pranzo che in base alla vostra scelta sarà di 9€ o 15€, preparatevi a sborsare ben 7€, che per una meringa con un filo di crema e 2 pezzi di frutta non penso ne valga la pena, anzi, fuori dal Colosseo mi è costato uguale il dolce.
Finito il pranzo abbiamo proseguito verso la parte più guidata di questo viaggio di andata, iniziando proprio dal circuito di Imola, dove c’è una strada che si va a fondere con quello che è il circuito, passando a qualche metro dalla pista; dopodiché siamo andati verso la Toscana facendo strade secondarie, che ne son valse la pena, soprattutto dato che abbiamo percorso il passo della Sambuca e passo della Colla, entrambi poco trafficati e divertenti. Una breve sosta per poi scendere verso Barberino del Mugello e infine siamo arrivati a Siena, presso l’hotel Anna che ci ha ospitati per la notte, un hotel semplice ma ben tenuto.
Dopo una doccia veloce perché non fare una passeggiata al tramonto nel cuore di Siena? La vista panoramica poco fuori il centro storico è a dir poco stupefacente con le sue tinte rossastre dovute dal sole, e poi l’incantevole centro tra i saliscendi delle sue vie tra i palazzi antichi. Piazza del campo poi mi ha lasciata senza parole con un cielo che era sempre più blu dove a contrasto svettava la Torre del Mangia; ormai passate le 20 la fame inizia a sentirsi e quindi abbiamo deciso di dedicarci una cena di gruppo memorabile nella piazza più famosa di Siena per la precisione al ristorante Il Bandierino, che ci ha accolti egregiamente e dove con soli 28€ potrete fare una cena da re: antipasto, primo, secondo, dolce, acqua, vino, caffè e amaro. Il tutto con porzioni abbondanti e materia prima di altissima qualità, se passate da quelle parti non rinunciate a una cena da loro!
Più pieni che mai abbiamo deciso di concederci un ultima visita prima di lasciare Siena, ovvero il Duomo, che risulta imponente anche nella notte, un peccato non averlo potuto visitare.

Dopo qualche ora di sonno la sveglia incombe e in un attimo ho chiuso la valigia, bevuto una tisana e via! Il tour vero e proprio ormai era alle porte. Dopo 40 minuti di viaggio sono arrivata al Salendo Wine Bar a Chiusdino, giusto a 2 curve dalla famosissima Abbazia di San Galgano, che è a dir poco stupefacente, inoltre se volete visitarla dall’interno e vedere la spada nella roccia di Galgano il costo è di soli 3,5€.
Arrivati tutti i partecipanti sono salita in macchina, come passeggera per arrivare verso il mio primo punto fotografico di questa giornata, disperso in mezzo ai vigneti sulla SP137 verso San Quirco d’Orcia; passati tutte le auto ho proseguito fino al ristorante che ci ha ospitati: La Taverna del Barbarossa, un luogo suggestivo, con una vista incredibile sulle colline circostanti, dove i proprietari ci hanno accolto al meglio con un buffet misto tipico.
Finito il pranzo ho continuato il tour nel cuore della Val d’Orcia: le strade da Montepulciano a Monticchiello son trafficate ma veramente splendide e con un paesaggio unico; incredibile la strada stretta ma guidata, costeggiata dai cipressi, dove l’asfalto pur essendo irregolare è pur sempre tenuto abbastanza bene. Proprio tra i cipressi di Monticchiello mi sono fermata per il mio secondo punto fotografico.
Raggiunta poi la SP323 sono salita verso Castiglione d’Orcia, con la sua Rocca che svettava imponente, ma la mia meta non era quella, quindi ho continuato verso Montalcino su una strada con saliscendi continui, fino all’Abbazia di Sant’Antimo, ultima sosta del tour prima dell’arrivo. Qui ci siamo goduti una birra artigianale acquistata in farmacia, sorseggiandola poi nei prati che circondavano lo splendido edificio romanico.

Dopo questo meritato relax ho proseguito sulla SP15 fino a Paganico, una strada con un paesaggio caratterizzato da una vegetazione più fitta rispetto ai campi arati che avevo incontrato finora. Dopo altri km mi sono ritrovata nel cuore della Maremma, con i pini marittimi tutt’intorno a me, fino ad arrivare al ristorante Re Sugo, dove ho fatto un sopralluogo veloce e ho preso un leggero acquazzone mentre aspettavo l’arrivo del gruppo. La goduria è stata chiacchierare con tutti guardando le auto parcheggiate nel prato al tramonto, con l’erba che risplendeva grazie all’acqua che l’aveva imperlata.
Finito l’aperitivo una mezz’ora di trasferimento sulla meravigliosa Lotus di Andrea me la sono goduta alla grande, trasferimento che mi ha portata fino al Paradù eco Resort che ci ha ospitati per la notte in dei graziosi bungalow; dopo esserci preparati tutti quanti siamo andati a cena alla Bottega di Elena, nel grazioso borghetto di Bolgheri, che ci ha servito delle ottime pappardelle al ragù di cinghiale, e dopo una lunga cena ricca di risate e vino siamo tornati al resort per goderci il mare nel cuore della notte; non potete immaginare la mia felicità quando ho affondato i piedi nella sabbia soffice e poi li ho bagnati nell’acqua calda del mare.
Ormai alle 2 di notte sono tornata nel bungalow con i miei compagni di avventure, dove ho cercato di dormire nonostante l’umidità e il freddo… Ma alle 6.45 qualcuno ha deciso di svegliarci sparando al poligono di tiro lì vicino, perciò alle 7.30 mi sono arresa e sono andata a fare una ricca colazione al buffet prima di andare in spiaggia a godermi una splendida mattinata di sole e di bagni nel mare che era piatto.
A mezzogiorno ormai inoltrato sono ripartita verso casa, facendo più strada possibile lungo la vecchia via Aurelia per poter godere di paesaggi mozzafiato passando da Cecina fino a Livorno. Poco dopo Pisa ho continuato sull’autostrada fino ad Aulla, ai piedi della Cisa: finalmente ci si diverte! La salita dal versante toscano è stata molto divertente nonostante l’asfalto impreciso, ma la discesa sul versante emiliano è stata una rivelazione: un asfalto pressoché perfetto ricco di curve ma con gli allunghi al momento giusto, il tutto incorniciato da uno splendio tramonto. Peccato solo per il traffico che era decisamente fastidioso. Tra l’altro chissà… Magari l’anno prossimo potrebbe capitare proprio un tour percorrendo questo bellissimo passo per il centenario della prima gara di Enzo Ferrari.
Voto al tour? Un bel 9.5, mi mangio le mani solo per non essere andata con la mia macchina!
Prossimo viaggio? L’ultimo evento del 2018 con Special Stages al Lago D’Orta e dintorni.
Prossimo articolo? Dolomites Street, un’avventura indimenticabile.
Prossimo viaggio e prossimo articolo? Torno in Italia, tra le bellissime colline toscane, luoghi a me cari e pieni di ricordi.
Vi lascio in allegato il vlog inerente a questo splendido viaggio, lasciate un like e seguite il canale!
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Grazie a Special Stages e a tutti voi che mi supportate!
#RedBananaTravel
#DriveClimbFun
Sei passata praticamente sotto casa mia e non siamo riusciti a beccarci. Ci riuscirò ma nel frattempo continua a scrivere i tuoi bellissimi blog con cui adoro perdermi.
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A novembre ci saranno 2/3 articoli e a breve altri vlog 😉 dai che riusciremo a trovarci!!
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